Perché i denti diventano gialli? Ecco cosa devi sapere
Le cattive abitudini che fanno diventare i denti gialli
L’olio ozonizzato aiuta a mantenere in salute il cavo orale. È un rimedio naturale che combina le proprietà dell’olio d’oliva e il potere dell’ozono.
L’olio di oliva è un antiossidante naturale grazie alla importante presenza di polifenoli e vitamina E. L’ozono dal canto suo è un antibatterico, fungicida e antinfiammatorio con effetti disinfettanti, antimicrobici e rigeneranti. Olio d’oliva e Ozono insieme rappresentano una potente soluzione per contrastare la proliferazione batterica per curare problemi di parodontite, micosi e infezioni causate da infezioni batteriche.
L’ozono viene utilizzato per trattare lesioni cariose precoci, sterilizzare canali radicolari, cavità, tasche parodontali, per favorire la guarigione di ferite e ulcere erpetiche, ma anche guarire piccole lesioni delle mucose date dai fili metallici delle terapie ortodontiche mal gestiti dal paziente.
In Odontoiatria, l’applicazione dell’olio ozonizzato, favorisce il benessere della mucosa orale. Riattiva la rigenerazione dei tessuti. Protegge lo smalto dei denti dalle carie, tiene a bada l’attività batterica, combatte l’alitosi e protegge le gengive.
La tecnica All on four è un protocollo di implantologia orale che prevede l’inserzione di quattro impianti in mandibola e/o nel mascellare superiore al fine di riabilitare pazienti edentuli (che sono rimasti senza denti) con soluzione di carico immediato laddove le condizioni della struttura ossea lo consentano.
Il carico immediato non è altro che l’avvitamento della protesi sugli impianti appena posizionati. Il paziente grazie alla tecnica all on four potrà sin da subito riprendere una regolare masticazione evitando, nelle prime 48-72 ore, la triturazione di alimenti particolarmente duri.
A fronte di svariati motivi come carie o parodontite, i denti naturali vengono a mancare, l’alternativa alla protesi mobile quindi è rappresentata dagli impianti a carico immediato al fine di ripristinare le normali funzionalità masticatorie e ridare il sorriso al paziente.
Durante i primi 6 mesi è necessario che il paziente si sottoponga a controlli periodici almeno ogni trenta giorni per valutare il processo di osteointegrazione attraverso esami radiografici e il conseguente modellamento dei tessuti gengivali.
Seguici sulla nostra pagina Facebook per rimanere sempre aggiornato
Dopo i 70 anni la carie può presentarsi con picchi di incidenza alti ma scopriamo cos’è. Secondo l‘OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la carie è una patologia causata agenti esterni che si manifesta dopo che i denti sono erotti, essa causa il rammollimento dello smalto e dentina formando una cavità.
La carie è la patologia più diffusa al mondo, com’è facile immaginare, il 90% della popolazione mondiale ne soffre. Colpisce indistintamente tutte le età ma all’aumentare degli anni aumenta anche il rischio dell’insorgenza della carie. Nei giovani è la malattia infettiva cronica più comune e frequente.
La carie è una malattia causata da diversi fattori correlati tra loro:
Intanto c’è da dire che nei primi stadi la carie è asintomatica per questo è opportuno sopporti visite di controllo frequenti per intercettare eventuale insorgenza. Alcuni campanelli d’allarme che possono segnalare la presenza della carie sono:
Il Ministero della Salute tiene a ricordare quanto la prevenzione sia importante: “È importante sottoporsi regolarmente a visite periodiche dal proprio dentista/odontoiatra di fiducia per identificare e poter curare, sin dalle prime fasi, eventuali processi patologici a carico dei denti e delle gengive. Altresì importanti ed opportune sono le sedute d’igiene orale professionale per la rimozione del tartaro che si forma nelle zone dove è più difficile la pulizia domiciliare e maggiore il ristagno di saliva”.
Può interessarti anche Diabete e parodontite, correlazione e prevenzione.
Nel mondo circa il 6,4% della popolazione è affetta da diabete e la parodontite rappresenta la sesta complicanza dovuta a questa malattia. Ciò vuol dire che ha un’incidenza di comparsa pari al 75% nei pazienti diabetici rispetto ai soggetti sani.
La parodontite, o piorrea, è una patologia infettiva causata da batteri che aggrediscono le strutture di sostegno dei denti provocando un’infiammazione cronica.
Il disturbo può insorgere anche a causa di alcune cattive abitudini. Tra i sintomi principali si riscontrano l’alitosi e il sanguinamento gengivale.
Il diabete è una malattia metabolica. Tra le cause del diabete troviamo invece un’alimentazione eccessivamente calorica, la sedentarietà e il fumo.
La relazione tre le due patologie è dimostrata anche al contrario: la parodontite infatti aumenta la possibilità di sviluppare il diabete. Il rischio di sviluppare la malattia cresce sino al 30% per coloro che soffrono di problemi parodontali. Questo perché patologie a carico delle gengive rendono più difficile il controllo della glicemia e aumentano il rischio di sviluppare diabete.
Una buona prevenzione del diabete passa anche dalla bocca. E’ uno dei principali messaggi emersi dal “Diabetes, Oral Health and Nutrition 2015: Interrelationships, Innovations, & Interventions” un simposio svoltosi a Washington e da un seminario tenuto a Barcellona, entrambi organizzati dal Joslin Diabetes Center.
Ai primi sintomi si consiglia vivamente di contattare il proprio dentista per effettuare un controllo.
Potrebbe interessarti anche:
Gravidanza: gonfiore, sensibilità e sanguinamento delle gengive
Mangiarsi le unghie rovina i denti. Tutte le cattive abitudini da evitare
Di seguito le 11 curiosità sui denti che vi stupiranno:
Ti può interessare anche
Mangiarsi le unghie è una abitudine da evitare
Mangiarsi le unghie rovina i denti e lo smalto. Lo smalto infatti non è composto da cellule viventi e per questo motivo il nostro corpo non può rigenerarlo una volta che questo si è rotto o danneggiato. Le abitudine sbagliate possono danneggiare la salute dei tuoi denti in questo articolo vediamo quali Lo smalto dentale è senza dubbio la sostanza più dura nel corpo umano. La sua struttura però è molto delicata.:
Mangiarsi le unghie: questa brutta abitudine causata da diversi fattori come anche lo stress, non solo trasferisce in bocca i batteri presenti sulla tua mano, ma contribuisce anche a consumare e indebolire lo smalto degli incisivi. Un consiglio per porre fine a questa abitudine? Quando senti il bisogno di morderti le unghie, prova a tenere pensare ad altro tenendo le mani occupate.
Masticare il ghiaccio: Masticare il ghiaccio provoca una frattura dei denti dovuta al brusco sbalzo di temperatura.
Aprire le bottiglie con i denti : Quando provi ad aprire una bottiglia con i denti, che tu lo faccia per gioco o per inerzia, inevitabilmente stai sottoponendo i tuoi denti al rischio di rottura.
Masticare le penne e le matite: Spesso ci ritroviamo a farlo quando siamo molto concentrati. Il continuo mordere penne e matite negli anni può portare a rotture e carie. Pertanto se ti capita di mordere una matita o una penna smetti subito e ricorda questa regola.
Utilizzare lo stuzzicadenti in modo sbagliato: non è necessario ostinarsi con lo stuzzicadenti durante la pulizia dei denti, piuttosto è preferibile l’uso del filo interdentale.
Centro Studi Dental
La comparsa dei primi dentini nel cavo orale viene chiamata dentizione.
I denti da latte formano la dentatura decidua che consta di 20 denti, di cui 2 incisivi, 4 canini, 4 molari, dunque 10 elementi dentali per ogni arcata. Diversa da quella permanente che è formata da quei denti ormai definitivi quelli che sostituiscono i decidui (tranne che per i molari permanenti) e che consta di 32 denti, 16 per ogni arcata.
Ti può interessare anche
Gravidanza: gonfiore, sensibilità e sanguinamento delle gengive
Centro Studi Dental
E’ possibile dunque notare un gonfiore delle gengive, questo è dovuto al fatto che i livelli di secrezioni ormonali durante la gravidanza subiscono dei cambiamenti. Ciò può provocare gonfiore, sensibilità ma anche sanguinamento delle gengive.
Come affrontare il problema
In molte donne incinta tale infiammazione è causa di granulomi piogenici che sono delle escrescenze causate dalla proliferazione dei capillari dei quali però non c’è da preoccuparsi perché andranno via subito dopo il parto.
Il periodo migliore per sottoporsi a cure dentali durante la gravidanza
E’ consigliabile approfittare del periodo che va dalla 14 alla 20 settimana perché è possibile che prima di tale periodo un eccessivo carico di stress induca ad un aborto spontaneo. Inoltre dopo la ventesima settimana, la posizione del bambino potrebbe rendere scomoda la seduta sulla poltrona del dentista.
IMPORTANTE!
E’ importante comunicare sempre al dentista se si è incinta per evitare i Raggi-X di “routine”.
In caso di emergenza è considerato sicuro eseguirli con l’accortezza di farsi coprire bene la pancia e la gola (tiroide) con i grembiuli protettivi di piombo.
Durante la gravidanza è risaputo possono accorgere frequentemente i reflussi gastrici, gli acidi corrodono lo smalto e così è bene che si sciacqui di frequente la bocca.
Può interessanti anche
Non rinunciare a sorridere, scegli l’impianto dentale duraturo e affidabile
Non rinunciare alla tua salute, con FIDITALIA da noi puoi!
Centro Studi Dental
E’ necessario lavare i denti almeno due volte al giorno, possibilmente la mattina dopo la colazione e la sera prima di andare a letto. Ma è importante lavare i denti anche dopo pranzo o dopo altri pasti durante la giornata.
Ricorda!
Se hai appena finito di mangiare cibi o bevande contenenti acidi come il vino, gli agrumi, succhi di frutta, devi attendere almeno 30 minuti prima di lavare i denti. Questo perché gli acidi ci mettono un po prima di intaccare lo smalto, è necessario attendere dunque 30 minuti per fare si che non si danneggino i denti mentre gli acidi stanno potenzialmente agendo.
Un piccolo trucchetto quando non si ha la possibilità di spazzolare i denti è quello di bere dell’acqua subito dopo l’assunzione di questi cibi acidi.
Lo spazzolino può avere sia setole morbide che medie. Assicurati di scegliere una testina che si adatti alla tua bocca così da facilitare il raggiungimento di tutti gli angoli durante la pulizia. Il movimento deve essere verticale partendo dalla gengiva verso il dente. Spazzola bene anche l’interno della dentatura e la parte posteriore e negli spazi interdentali.
Attenzione: Spazzola anche la lingua e non dimenticare di spazzolare l’interno delle guance. Queste sono zone in cui si depositano facilmente i batteri
Noi di Centro Studi Dental consigliamo di lavare i denti per almeno 3 minuti, anche se 2 minuti sono più che sufficienti.
Non dimenticare il filo interdentale almeno una volta al giorno il quale agisce eliminando i residui di cibo in quei punti in cui lo spazzolino non arriva. Dopo aver avvolto le due estremità del filo attorno al dito medio di ciascuna mano, inseriscilo fra dente e dente per poi sfregare leggermente sotto il bordo gengivale.
Una volta fatti questi passaggi, sciacqua la bocca con il collutorio per lasciare la tua bocca più fresca e pulita.
Ricorda!
Ricorda di chiudere il rubinetto mentre spazzoli i denti, così facendo è possibile risparmiare fino a 6 litri di acqua.
Fai una domanda ai nostri esperti
Centro Studi Dental
Via Izzi de Falenta, 7C – Catanzaro Lido
Via Aldo Moro – Rocca di Neto (KR)
email: lidonnicistudio@gmail.com
This will close in 0 seconds